L’origine del nome “Nero d’Avola” sarebbe da contestualizzare in tempi molto remoti e da ricondurre a motivi strettamente commerciali. In passato, infatti, gli esportatori di vini siciliani in Francia trovavano più facile venderli come vini calabresi, che in quel tempo erano decisamente più famosi ed apprezzati.
Già nel 1800 i vini rossi provenienti da uve nero d’avola del territorio siracusano erano divenuti molto richiesti e ambiti dagli stessi commercianti Francesi e nord Europa, che li applicavano per dare colore e corposità ai loro vini.
Il vitigno in passato è stato coltivato principalmente nella zona sud di Siracusa solo nell’ultimo trentennio si è propagato in tutta la Sicilia. Da sempre rende uve ad alta gradazione zuccherina che permettono al vino prodotto di arrivare ad alte gradazioni alcoliche.
Il cambio di allevamento, grazie all’introduzione di particolari criteri, ha permesso di abbassare il contenuto di zuccheri e ad aumentarne l’acidità delle uve di questo vino rosso siciliano. Oggi i vini Nero d’Avola prodotti in tutta la Sicilia, sono tra i vini italiani più diffusi.